Carpe diem..

Il 24 giugno decidemmo di riportare Roby al pronto soccorso della De Marchi, non che la situazione fosse critica, ma almeno avrebbe ripetuto gli esami di routine e sarebbe stata valutata a livello respiratorio. Come al solito il problema principale, ogni volta che c' era da fare un prelievo, era trovare un accesso venoso, li però conoscevano Roberta e sapevano che per andare sul sicuro bisognava andare dritti sul femorale, nella parte inguinale della coscia, quindi chiamarono l' anestesista della rianimazione che senza problemi riuscì a prelevare il sangue per effettuare le indagini preliminari. Anche stavolta i risultati furono tutti negativi ed anche li non seppero darci una spiegazione plausibile per quella febbre. Una altra dottoressa della rianimazione ci propose di provare una strada alternativa, visto che nessuno fin ora aveva trovato l'arcano e visto che nessuna terapia era stata efficace, ci diede il nome di famosa omeopata sua conoscente, dicendoci che magari Roby, in questo caso, poteva aver bisogno di cure alternative a quelle tradizionali, che tra l'altro non avevano funzionato fino ad ora. Maria subito accettò l'invito, lei era sempre stata fautrice della omeopatia con gli altri due figli, ovviamente principalmente come prevenzione, io invece ero molto scettico, soprattutto nel caso di Roby, ma  provare anche questa strada di certo non avrebbe peggiorato la situazione, pertanto decidemmo che avremmo contattato quella dottoressa.
Avrebbero voluto tenere Roby qualche giorno in osservazione in pediatria, ma non sarebbe servito a nulla tranne che a stressarla ulteriormente inutilmente, quindi firmammo ed andammo via.
La mattina dopo Maria chiamò subito lo studio di quella dott.ssa, ma inizialmente non riuscì che a parlare con la segretaria che gli diede appuntamento dopo 5 mesi!..Secondo voi la mamma si arrese? Ma neanche per sogno...scrivemmo una mail con la storia di Roby, poi richiamò e disse alla segretaria della mail e che voleva parlare con la dottoressa. Dopo qualche ora, resasi conto della particolarità del caso ci fissò un appuntamento per il 5 luglio. Avevamo una agenda piena, il 6  la visita presso il follow up che aveva preso in carico Roberta, il 7 dovevamo andare a Firenze, l' 11 in ambulatorio dalla dottoressa della De Marchi che si occupava della prescrizione dei presidi a casa ed il 12 c'era la visita al Niguarda con il chirurgo per il controllo della peg....ah dimenticavo c'era in ballo anche la visita alla quale tenevamo di più, quella col neurochirurgo del Niguarda e con il preziosissimo aiuto del chirurgo maxillofacciale amico di Roby, stavamo tentando di incastrarla nello stesso giorno della visita col chirurgo della peg, visto che l'ospedale era il medesimo.
Nell' attesa di quella processione ospedaliera,  ricevemmo prima una meravigliosa ed inaspettata sorpresa, grazie a Zio Antonio e Zia Enza di Roma, gli auguri posticipati di due mesi, direttamente da Papa Francesco, con tanto di pergamena del Vaticano, e poi festeggiammo il 28 giugno, il compleanno di mamma Maria. L' anno prima eravamo in terapia intensiva al Niguarda ed il clima non era dei migliori, e ci dicemmo che avremmo festeggiato alla grande l'anno successivo...cosa che invece non potemmo fare, certo stavolta eravamo a casa e Roby nonostante la febbre stava relativamente bene, ma la festa fu sobria, anche se la torta che avevo comprato era veramente buona. I compleanni erano una di quelle occasioni che da quando era arrivata Roby nella nostra vita, ci facevano riflettere sul senso della vita, finalmente riuscivamo a godere pienamente anche delle piccole cose, e ciò, purtroppo è difficilissimo, forse impossibile per chi, fortunatamente, non vive situazioni complicate come questa, e proprio tale pensiero ci spinse il giorno prima, a pubblicare il primo post di questo blog.
Se durante questo percorso, attraverso questo racconto, vivere appieno la quotidianità, diventerà patrimonio comune di tutti quelli (e sono sorprendentemente tanti) che leggono e ci seguono, allora l'obiettivo sarà stato davvero raggiunto.

Noi non molliamo
To be continued



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