Il Battesimo...
E così arrivammo al fatidico 23 di aprile, giorno del Battesimo di Roberta. La settimana che precedette quella giornata fu una delle migliori di Roby, tranquilla, senza febbre, raffreddori, virus ecc...
Come al solito Maria organizzò tutto nei minimi particolari, e come sempre fece lei le bomboniere, lei gli inviti, e lei la torta, e che torta...Per le decorazioni della sala dell' oratorio invece, dove dopo la funzione religiosa ci saremmo ritrovati con amici e parenti, una grossa mano, anzi fondamentale, la diedero cognati e nonni e anche Andrea e Francesca, che prepararono anche la maggior parte delle pietanze. Arrivarono parenti ed amici da ogni parte d' Italia, e già ciò ci riempì il cuore di gioia. Molti di loro Roby non la avevano mai vista, vero che la sua "fama" era arrivata un pò dappertutto, ma ciò ci fece capire quante persone le volevano bene.
Fu anche assistita per un bel pezzo di giornata, dalle infermiere domiciliari. Francesca e Giusy, facevano oramai parte della famiglia, e averle con noi rappresentò non solo sicurezza e tranquillità per noi, ma anche una grande gioia. Tra l'altro una delle due era in servizio mentre l'altra venne proprio per il piacere di esserci.
Roberta era meravigliosa, con un vestitino favoloso regalatogli dalla nonna ed una serenità che poche volte avevamo visto sul suo viso.
La chiesa Santi Nazaro e Celso alla Barona era piena, i biglietti erano stati polverizzati in pochissimo tempo e il record di incasso di donazioni fu assicurato...In effetti ci fu un altro evento che fece si che la chiesa si riempisse ancora di più, il ritorno temporaneo del parroco dal Congo dove stava svolgendo la sua missione.
Don Maurizio, questo il nome di questa fantastica persona, lo avevamo voluto ad ogni costo, solo lui avrebbe celebrato il battesimo di Roby, e lui fece di tutto per organizzarsi e venire qualche giorno per esaudire il nostro desiderio. Aveva visto e benedetto Roby nelle sue prime settimane di vita al Niguarda, non sarebbe potuto che essere lui a battezzarla.
La funzione fu partecipata come poche volte avevamo visto e sentito, si percepiva un qualcosa di particolare, una aria leggera che ad ogni inspirazione dava sensazione di serenità.
E quando alla calebrazione del sacramento, scattò un applauso tanto spontaneo quanto caloroso e roby a ruota batté le sue tenere manine, le lacrime incontrarono il sorriso e le emozioni cominciarono ad essere quasi difficili da gestire..
Dopo la cerimonia, ci trasferimmo in massa nella sala sottostante l'oratorio della chiesa, dove grazie alle infermiere che si occupavano di roby nella cucina attigua alla sala, riuscimmo a scambiare qualche parola coi tanti parenti, amici e conoscenti intervenuti. E proprio nella sala ci fu l'ultima emozione, forse la più grande di tutte. Maria durante la messa aveva letto parole stupende che aveva scritto senza che io lo sapessi, ma ovviamente anche io avevo scritto delle cose e volevo proprio leggerle li. La cosa incredibile è che praticamente scrivemmo le stesse parole uno all'insaputa dell' altra, e se la sorpresa in chiesa fu solo del sottoscritto, successivamente fu generale. La commozione negli occhi dei miei figli, di mia moglie e nei miei, insieme a quel leggiadro battito di manine di Roberta Maria Letizia, così fu battezzata, resteranno indelebilmente intarsiate nei nostri cuori e nelle nostre memorie.
Noi non molliamo
To be continued
Commenti
Posta un commento