L' ennesima corsa al ps...
L' 8 marzo fu la data dell' ennesimo accesso al pronto soccorso, dopo giorni di febbre e una notte difficile, decidemmo di portare di nuovo Roby al Buzzi.
D'altronde per sapere se c'era una infezione in corso bisognava fare degli esami del sangue, quindi non avremmo potuto fare altrimenti. Ogni volta era una specie di tragedia, Roby tra tutte quelle che aveva, non si era fatta mancare neanche i vasi sanguigni minuscoli, prendergli una vena era ed è quasi impossibile, perciò ogni volta che doveva fare un semplice prelievo, doveva venire un anestesista o un rianimatore per prendere il femorale.
Ovviamente, anche quella volta, gli esami furono negativi, nessuna infezione in corso, indici di infammazione normali, e la diagnosi fu: bronchite asmatica. Ci proposero di restare in osservazione qualche giorno in pediatria, ma rifiutammo il ricovero, e dopo una abbondante mezza giornata, tornammo a casa con la solita cura da fare, cortisone e antibiotico...
Per fortuna dopo qualche giorno la situazione migliorò, gli accessi al ps erano dovuti soprattutto all'essere sicuri che non ci fossero infezioni batteriche in corso. La gestione di Roby e della situazione in generale diventava sempre più pesante, eravamo oramai consapevoli, che ciclicamente si doveva passare per ps o ricovero, i periodi si alternavano, si andava da giorni buoni a quelli meno buoni, e viceversa e non c'erano particolari contromisure da prendere, ne prendevamo già un numero enorme, era proprio la situazione precaria di roby che induceva questo stato di cose.
Il controllo a Firenze ci sarebbe stato ad aprile e in quel caso avremmo chiesto anche un supplemento di indagini. Eravamo stati in contatto anche col dott. Lorenzo in quei giorni, come sempre era stato disponibile ad accogliere Roberta, ma ci disse anche che se la situazione era quella descritta, non era il caso si stressarla ulteriormente con un lungo viaggio e che ci saremmo visti al controllo.
Dopo mesi di indecisioni, dovute soprattutto al voler attendere del papà, la mamma aveva deciso la data del battesimo, stavolta avevo dovuto arrendermi, sarebbe stata il 23 aprile e ovviamente speravamo che quel giorno, quei giorni, rappresentassero uno dei periodi buoni. Vedremo nei prossimi post se fummo fortunati o meno..
Nei giorni successivi, con Roby che stava meglio, ricorreva la festa del papà, quel giorno pensai davvero che diventare padre fosse un miracolo, e per me lo era stato per 3 volte. È un mestiere difficilissimo fare il genitore, ma è anche sicuramente il più bello.
Dostoevskij diceva che colui che genera un figlio non è ancora un padre, e che un padre è invece colui che lo genera e se ne rende degno. Io non so se un giorno mi renderò degno dei miei figli, ma se uno dei criteri per esserlo o diventarlo è amarli in maniera folle ed incondizionata, forse avrò una possibilità..
Noi non molliamo
To be continued
Commenti
Posta un commento