La febbre infinita...
Già prima del compleanno, esattamente dal 4 maggio, Roby aveva cominciato ad avere febbre, tanto che proprio quel giorno andammo al buzzi perché era in programma la somministrazione di una delle dosi del vaccino e visto lo stato febbrile lo stesso venne rimandato. Fece anche degli esami di controllo, ma come al solito non c'era infezioni o infiammazioni in corso.. Ah proposito, questo fu l' ultimo day hospital al Buzzi, avevamo deciso di ripassare di nuovo alla De Marchi principalmente perché era ora di avere un punto fisso di riferimento anche a Milano, qualcuno che tenesse un po le fila di tutto, avevamo già troppi pezzi sparsi in giro per Milano e per l' Italia, ora era meglio fermarsi e cercare di fare il punto per quanto fosse possibile. Firenze rimaneva.
La febbre era stabile sui 38 circa e non dava eccessivi problemi, non era la prima volta e poi pensammo che potessero essere i denti, dopo i primi due, li stava praticamente mettendo tutti, ma ci rendemmo conto dopo una settimana che non poteva essere. Passavano i giorni e la febbre raggiungeva anche punte di 39 gradi ed oltre, Roby però pareva non patire molto, era la solita, tranne quando la temperatura superava appunto i 39. Anche la pediatra di base, venendo a casa a visitarla non aveva riscontrato nulla di che, ma ci disse che certo non poteva contiunare così per un tempo eccessivo.
E infatti dopo 18 giorni decidemmo, in accordo con la nostra pediatra e quella che aveva preso in carico Roby, di ricoverarla alla De Marchi. Facemmo un passaggio obbligato in pronto soccorso, dove fecero i soliti esami di routine, poi dopo qualche ora ci diedero la stanza in pediatria. Nonostante gli esami continuassero ad essere negativi, cominciarono un bombardamento di antibiotici, che non ebbero nessun effetto, anzi Roby cominciava a non rispondere neanche più agli antipiretici, e la febbre non scendeva mai sotto i 38.5. Cominciavamo ad essere preoccupati, e iniziammo a prendere in considerazione di portarla a Firenze. Chiamammo il dott. Lorenzo, gli raccontammo tutta la storia e gli dicemmo che eravamo ricoverati in De Marchi, lui ci disse che in qualunque momento avremmo deciso, era pronto ad accogliere Roby. Sette mesi prima Roby dal Meyer fu trasferita alla De Marchi, ora stava per fare il percorso inverso...
Parlammo coi medici della eventualità del trasferimento, all'inizio furono un pò vaghi, poi visto che non stavano capendo tanto pure loro, consultarono Firenze e concordarono il trasferimento.
Tra laltro avevamo già in programma un ricovero al meyer, quando ad aprile non fece la broncoscopia perché non stava bene, concordammo col dott. Lorenzo un ricovero successivo per rivalutare Roby a 360 gradi.
Così dopo 25 giorni di febbre e 8 di ricovero in De Marchi, il 29 maggio un ambulanza si portò di nuovo Roby lontano da me e dai ragazzi. Ma eravamo convinti che fosse l'unica strada per capire l'origine della febbre. Sapevamo che non sarebbe stato un ricovero brevissimo, doveva essere valutata e visitata da molti specialisti e il periodo non era dei migliori, la scuola e le attività sportive stavano per finire, con le loro scie di feste, pizzate, saggi, concerti, ecc.. e come ciliegine Andrea aveva gli esami di terza media e Francesca le finali nazionali di ginnastica Ritimica a Pescara, dopo essersi brillantemente qualificata alle regionali. Ma in qualche modo avremmo fatto, in quel momento la cosa più importante era che Roberta fosse nelle mani giuste. Stavolta era stata dura la partenza, non che non lo fosse stato le altre volte, ma questa febbre ci aveva un po fatto ritornare ai brutti periodi trascorsi, ma ora non c'era il tempo per pensare troppo, bisognava agire, e poi co e sempre, Roberta non poteva che essere più sicura ora, andava nel posto dove la avevano salvata e dove la conoscevano meglio di tutti e ci andava accompagnata dalla super mamma Maria, almeno su questo potevamo stare tranquilli...
Noi non molliamo
To be continued
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