Il crepuscolo polare..

Dove eravamo rimasti? Ah si alla nottata che stava passando...be questi giorni sono stati positivi, la verità è che la "nottata" di Roby è lunghissima...tipo quella dei paesi scandinavi, 6 mesi di buio senza vedere il sole...Ciò alcune volte è frustrante, quando passa una fase acuta, invece di pensare ai giorni nei quali starà bene, inconsciamente ci chiediamo quando arriverà il prossimo virus o la prossima infezione..
Un paio di giorni fa è venuta a trovarci Elena,   l'infermiera di Livorno, che ha assistito Roby durante la nostra vacanza a Tirrenia. È venuta per un concorso ed è passata a salutare Roberta, con nostro grande piacere. Forse è proprio vero che questi bambini molto problematici e per questo quindi molto speciali, hanno qualcosa che fa si che ci si affezioni quasi all'  istante. Sarà la propria forza, i loro sguardi, la voglia di lottare,  di sicuro non è un legame che scocca per la "pena" o per la tristezza, anzi proprio per la gioia che emanano e che contagia in maniera quasi pandemica direi..
Nel mentre la mamma è alle prese con questa nuova avventura scolastica, stimolante, ma anche stancante, e il sottoscritto cerca, coi propri limiti, di gestire Roby durante l'assenza della matriarca...
Dobbiamo ringraziare anche le infermiere, che, nei limiti delle proprie possibilità, ci stanno venendo incontro in questo periodo, garantendo qualche ora aggiuntiva soprattutto negli orari dove si intersecano le assenze per lavoro, sia della mamma che del papà.
Roby, giorno dopo giorno,  si fa capire sempre più facilmente, mima le parole mamma e papà, gorgheggia per farsi sentire, fa di no col ditino ed a suo modo sta trovando la maniera di esprimersi e farsi capire. Noi siamo sicuri che un giorno sentiremo la sua voce e credo che in quel momento si alzerà di qualche centimetro il livello degli oceani....

Noi non molliamo
To be continued

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