Il mondo parallelo terza ed ultima parte...per ora...

Cari genitori vi ringrazio per quanto state facendo e vi chiedo scusa se a volte la burocrazia sia stata un ostacolo sul vostro cammino già abbastanza complicato. Ci impegneremo perché ciò non accada più. Auguro buoni giorni a Voi ed alla piccola Roberta.

Cordiali saluti


Questo sopra è un estratto di una mail inoltratami oggi, da un alto dirigente della Ats di Milano e provincia. Dopo la mia segnalazione all' assessorato al welfare della Regione, questo dottore, in pochi giorni, si è attivato e dopo aver parlato con la dott.sa della rianimazione del  Buzzi, che ha in carico Roberta, ha autorizzato la stessa a redigere il piano terapeutico, come da nostra richiesta e nel contempo ha dato mandato alla pediatra di base di prescrivere tutto ciò che serve a Roby, sulla stregua del piano terapeutico stesso e di qualunque indicazione possa venire dai medici che la hanno in cura. Le parole di questa persona che in un mondo ideale dovrebbero essere scontate e normali, in un paese che fa della anormalità il proprio segno distintivo, sono parole molto importanti, perché danno speranza e ci fanno ricordare che esistono persone prima che professionisti, che non solo svolgono il proprio lavoro in maniera inappuntabile, ma soprattutto cercano di non peggiorare la già complicata vita delle famiglie che si trovano in situazioni così particolari.          Oggi non si celebra una vittoria, e neanche ci si prende una rivincita, ma quello che é accaduto non è banale e neanche scontato. Non era scontato perché lottare, rompere le scatole, scrivere a chiunque, non arrendersi davanti ai: non si può, non è previsto, non è a norma, non significa ottenere ciò che si chiede e neanche ciò che é giusto. E non è banale, paradossalmente, proprio per i motivi per i quali non era scontato... Ma tutto questo non deve rimanere um granello nel deserto o una stella nel firmamento, ma crediamo possa diventare un volano, per i tanti, tanstissimi, purtroppo, che si trovano in una situazione come la nostra.                                    Oggi riflettevo sui numeri e sono inequivocabili!  In Italia ci sono circa 4 milioni e mezzo di disabili, a vario titolo e di gravità diversa, ma proviamo a moltiplicare anche solo per difetto questi già enormi numeri, un genitore per ognuno, fa già 9 milioni, un altro membro, che sia altro genitore, fratello, figlio e siamo a 13 milioni e mezzo, uno zio, un nonno, un nipote, un cugino e arriviamo a circa 18 milioni, e basta un amico, uno solo, per raggiungere circa 23 milioni, un numero spaventoso, che ripeto, é ampiamente sottostimato. Direte e quindi? Semplice, se in Italia ci sono circa 60 milioni di persone, quasi 1 su 2, quasi la metà della popolazione italiana, vive o conosce direttamente o indirettamente questo tipo di realtà. Se le voci di una buona parte di questo immenso popolo, si levassero forti e coese, il mondo parallelo non esisterebbe e neanche avrebbe ragione di esistere...            Stasera dobbiamo sentirci tutti un po' più forti, e allo stesso tempo più determinati, perché non bisogna fermarsi mai, fino a quando non sarà raggiunto l' olbiettivo, magari utopico e utopistico, di alzare il sipario, rendere visibile e dare voce, ad un universo pieno di risorse come quello delle disabilità.                                          Oggi più di ieri..

Noi non molliamo                                                      To be continued...


Commenti

  1. Bravo, anzi bravi! Ciò che hai scritto è una sacrosanta verità.

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