Si vis pacem, para bellum...

E quando appena pensi, che dopo una battaglia, pure vinta oltretutto, puoi stare un attimo tranquillo, ecco che anche programmare un semplice viaggio, si può trasformare in una nuova dichiarazione di guerra...
Sotto, riporto integralmente, la mail inviata alla direzione della società in questione, della quale per ora non faccio menzione.
La stessa è stata inoltrata con posta certificata, al ministero dei trasporti, ministro, vice e direzione generale dei trasporti aerei.
Come potrete leggere alla fine, la Costituzione è molto chiara e chiunque sia o si senta discriminato, ha non solo il diritto, ma anche il dovere di esigere ciò che gli spetta.

Buongiorno scrivo per segnalare la vergognosa e discriminatoria modalità con la quale vengono trattate le persone disabili, in merito alla possibilità di viaggiare in aereo, in questo caso con la compagnia di bandiera, (anche se non si sa quali siano i colori di questa bandiera)..Sono il papà di una bimba disabile di quasi 3 anni, con una malattia genetica rarissima, ho chiamato il numero addetto per segnalare la possibilità di un viaggio da Milano a Napoli nel prossimo mese di aprile, della bambina accompagnata dalla mamma, e chiedere autorizzazione per due presidi come ventilatoremeccanico e aspiratore bronocotracheale, e un passeggino posturale, presidio necessario per la seduta della bambina e per il trasporto dei presidi su enunciati.

Alla prima telefonata mi sono stati chiesti dei dati relativi ai presidi e mi è stato detto che entro breve sarei stato contattato da un medico, cosa smentita nel corso di una seconda telefonata quando, una non ben specificata operatrice, ha smentito ciò che era stato detto nella prima telefonata, dicendo chiaramente  che il passeggino non potrebbe essere portato a bordo, che la bambina deve viaggiare in braccio alla mamma e però pagare pure il biglietto. Ora a parte che tutto questo è semplicemente una vergogna per un paese che si ritiene civile, ma che pare lampante non lo sia, ma qua siamo di fronte ad una vera e propria limitazione della libertà personale, per una famiglia che, oltretutto, di libertà già ne ha molto poca per la situazione nella quale si trova. La stessa operatrice, scortese oltre che assolutamente ignorante in materia di disabili, ha affermato, che il medico non chiama mai in questi casi, e non è tenuto a farlo ma si basa su semplici moduli compilati dalla pediatra di base della bambina. Procedura non solo a professionalità zero, ma anche a responsabilità 100, visto il caso molto particolare di cui stiamo parlando.

Pertanto, segnalo a chi di competenza, che andremo in tutte le sedi necessarie per far si, che se la procedura è davvero questa, debba essere cambiata radicalmente ed anche in tempi celeri, ed eventualmente denunciare agli organi competenti, la mancata libertà di potersi spostare solo perché disabile, perchè in questo caso saremmo di fronte ad una forma di discriminazione gravissima ed ingiusticabile.

Ricordo, a chi non li conoscesse, facesse finta di non conoscerli, o peggio ancora, pur conoscendoli, li ignorasse che:

la Costituzione afferma agli articoli:

Art. 2"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo"e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale"

Art. 3"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana"

Art 24"Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri interessi legittimi"

Art. 32"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività "

In sintesi, i quattro articoli della Costituzione Italiana sopra riportati significano che:

Esistono dei diritti inviolabili che appartengono ad ogni singolo individuoTra questi diritti inviolabili c'è il principio di uguaglianza di fronte alla legge. Uguaglianza che prescinde anche dalle condizioni personali e sociali. 

Questo vuol dire che se una persona è portatrice di una qualsiasi minorazione che la limita in qualche modo ha gli stessi diritti di qualsiasi altro individuo e lo stato deve adottare iniziative comunque volte a rimuovere ogni ostacolo che impedisce questa uguaglianza. Il diritto alla tutela della salute è un altro dei diritti inviolabili sanciti dalla costituzione. 

Laddove, come il caso in questione per esempio, una persona ritenesse che i propri diritti inviolabili non sono stati tutelati, ha il diritto di adire le vie legali per difendersi ed esigere quello che gli è dovuto.

Un handicap non deve essere mai causa di discriminazione e la persona che ne è portatrice non solo deve essere opportunamente curata (diritto alla tutela della salute) ma deve avere le stesse possibilità di una persona sana (principio di eguaglianza). 

CHI COMBATTE RISCHIA DI PERDERE, CHI NON COMBATTE HA GIÀ PERSO.

Noi non molliamo
To be continued...

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