Alla conquista della montagna...
Ieri pomeriggio siamo tornati dall' avventura in montagna, e dovrò essere sintetico per raccontare 3 giorni pieni di emozioni.
Iniziamo col dire che due giorni prima della partenza abbiamo dovuto modificare itinerario. Dovevamo andare a Merano ma le temperature previste erano più alte (e lo sono state effettivamente) di Milano, così in fretta e furia ho trovato un posto in un hotel a Monclassico, paesino del Trentino a circa 20 km da Madonna di Campiglio. Allora Hotel Monclassico, in via Nazionale, reaponsabile una certa sig.ra Maria, bene evitatelo. Professionalità inesistente, servizi nulli, e nonostante la comodità di essere sulla superstrada, struttura immersa nel nulla, tanto che Maria voleva andare via immediatamente. Abbiamo letteralmente buttato i bagagli in camera e siamo andati al primo paese a 2 km, Dimaro, dove abbiamo trovato un bel parco dove far giocare Roby, qui ci siamo confrontati e abbiamo deciso di rimanere, programmando attività diverse per i giorni seguenti. Dopo una prima cena in albergo quasi decente, l'indomani ci siamo recati a Folgarida, a 1300 metri circa, a pranzo un paio di panini e dopo essere stati nel parco dove Roberta ha fatto conoscenza anche con l'animazione del posto che allietava i pomeriggi dei bambini, ci siamo recati in una piscina coperta a pochi km dall albergo. La sera, la cena in albergo è stata orribile, e così abbiamo finito la serata in un bar al centro di Dimaro, dove Roby ha potuto anche divertirsi con dondolini vari.
La mattina dopo sveglia presto, che novità.., e salita verso Madonna di Campiglio a 1600 metri. Abbiamo passato li tutta la mattinata, in un parco fantastico con spazi infiniti, altalene, scivoli, giochi vari e laghetto per la pesca, un posto ai piedi delle.Dolomiti del Brenta davvero meraviglioso. Roby si è divertita tantissimo, e a ora di pranzo stanchissima, è crollata e noi ne abbiamo approfittato per pranzare velocemente in un ristorante. Dopo siamo tornati al parco e nel pomeriggio ci siamo recati direttamente ad un agriturismo con maneggio anche questo a pochi minuti dall' hotel. E qui Roby ancora una volta ci ha stupito. Senza battere ciglio, è salita sul cavallo insieme a papà e accompagnati dalla istruttrice abbiamo fatto 4-5 giretti. La prima volta in assoluto ed è stato uno spettacolo...gentilissime anche il personale del maneggio che non solo sono state accorte e attentissime ma hanno anche regalato un ferro di cavallo a Roby. Dopo una lunga giornata siamo tornati in hotel, e abbiamo aspettato l'orario di cena. Ma ecco la sorpresa finale, andiamo in sala per cenare, e il cameriere tuttofare ci comunica che prima di mezz'ora non si può mangiare...ovviamente impossibile per noi, Roberta chi la tiene? In un attimo ci alziamo e decidiamo di andare a mangiare fuori. Ce ne andiamo in paese, ci facciamo due panini con speck e formaggio, e poi andiamo in piazza dove di li a poco ci sarebbe stata la presentazione del Calcio Napoli che era in ritiro in quel di Dimaro. Nel frattempo in pochissimo tempo eravamo passati da una temperatura calda e afosa ad una minaccia di tempesta, che si è scatenata pochi secondi dopo essere riusciti a catapultarci in macchina per tornare in albergo. Ma era tutto troppo tranquillo...Roby sembrava accaldata, la mamma gli prova la temperatura e siamo a 38....ma il dramma era che ci eravamo accorti che nonostante la mamma avesse pensato a tutto, non aveva portato la tachipirina, erano le 22 quasi e la farmacia del paese era ovviamente chiusa. Panico..., bisogna trovarne una di turno ma la più vicina è a 20 km su in quota, a questo punto mentre torniano, ne notiamo una chiusa ma decidiamo di suonare e addirittura m rispondono! Dopo avergli spiegato la.situazione, viene giù un ragazzo, apre la farmacia e mi vende la tachipirina. Adesso si può affrontare la notte...
Il giorno seguente è quello del ritorno a casa, ma prima un giro al campo di allenamento del Napoli, qualche foto, e poi diritti al parco, che è praticamente di fronte, abbiamo programmato la partenza dopo le 12, cosicché Roby può divertirsi ancora un po', mangiare e magari dormire un po' in macchina nel.viaggio di ritorno.
Che dire...sappiamo che le vacanze con Roby non possono essere tali, ma cambiare aria, è stato importante e Roberta ha fatto nuove conquiste: in piscina con i braccioli, a pochi centimetri da una trota appena pescata, il giro a cavallo, farsi disegnare sul braccio da una estranea, giochi diversi dalla canonica altalena, senza dimenticare la respirazione in quota. Era la prima volta e non è andata affatto male.
Questa bambina ha un dono tra i tanti, riesce ad entrare nel cuore di chiunque la incontra, riesce a trasmettere la sua forza, la sua comunicazione che a volte è così potente, nonostante le enormi limitazioni, che è quasi spaventosa e quasi inspiegabile.
Ci sono voluti più di 40 anni, ma oggi so per certo cosa è il senso della vita, perché lei lo incarna alla perfezione.
In attesa di sentire presto il profumo del mare...
Noi non molliamo
To be continued...
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