Ricordo.....31
Oggi è un giorno particolare ,il 31 agosto di tre anni fa si apriva qualche spiraglio di speranza.
Chi ci segue dall'inizio sa di cosa sto parlando
Ricordo che eravamo stati trasferiti dal Niguarda al Meyer di Firenze qualche giorno prima e nel giro di due giorni subito il secondo intervento ma di quelli grossi.
Ricordo come se fosse oggi che venimmo chiamati in sala medici circondati da circa 7/8 dottori i quali ci spiegavano la complessità dell'intervento e li si parlò anche di donazione di organi ,volevo che la vita di Roberta continuasse in altri bambin e che le sue fatiche non fossero state vane ma avrebbero riacceso la speranza in altri genitori come noi.
Dopo il consulto e le firme per l'intervento il mio corpo mi stava abbandonando ho avuto la sensazione di collassare ma lui stesso si è trattenuto , era ormai troppa la tensione, ansia, angoscia, solitudine, paura, potrei riempire la pagina di aggettivi per far comprendere quali erano le emozioni che ci accompagnavano dal 10 maggio ...
Ma il Fortunato ed io dovevamo essere forti senza dar spazio all'emozione altrimenti saremmo crollati. Ricordo anche che dopo un po' era arrivata mia madre ma senza troppi giri di parole gli chiesi di andarsene non volevo condividere con nessuno ciò che stava o sarebbe potuto accadere capi dopo le sue intenzioni ma in quel momento nessuno avrebbe potuto capirci ciò che stavamo provando.
La tensione dell'intervento era visibile, tutto lo staff era in agitazione, l'intervento era durato parecchie ore; ecco quelle non me le ricordo proprio, ma ricordo che sono state infinite.
L'abbraccio che ci siamo dati a fine intervento io e mio marito nessuno mai potrà comprenderlo io quel ricordo lo custodisco gelosamente.
Non vi dico quando ho rivisto quel piccolo corpicino tutto martoriato come era ridotto, non è facile portarsi la sofferenza del proprio figlio sapendo che non puoi fare niente per alleviarla.
Eravamo inermi.
Da lì a poco sarei rimasta sola, il papà doveva rientrare a Milano e stare con gli altri due.
Roberta per la prima volta in tre mesi sarebbe restata sola sola in quel letto troppo grande per lei ....sola con la sua sofferenza, purtroppo la rianimazione di Firenze non autorizza l'ingresso in notturna dei i genitori ,ma io per molti giorni ho dormito su una poltroncina fuori dal reparto pronta ad essergli vicino in qualsiasi momento.
Tra di noi c'è un legame fortissimo fatto di sguardi profondi io ti amerò sempre ovunque tu sarai .
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