Poteva essere un trionfo...

Ieri mattina Roberta è tornata a casa dopo 3 giorni di esami e consulti. In ordine sparso, ci sono state: visita cardiologica, neurologica, nutrizionista, ortopedica, esami del sangue, tac, risonanza magnetica e fibroscopia. Roby è stata bravissima in tutto il periodo del ricovero, e non era scontato. Al momento della dimissione non c'erano ancora i referti completi di tutti gli esami, ma quando pensavamo di andare via estremamente contenti e positivi, anche per i riscontri immediati della quasi totalità dei consulti, la dottoressa responsabile della terapia intensiva, ci ha comunicato che la risonanza pare evidenziare un inizio di compressione midollare. Ovviamente ad oggi, nessuno specialista ha visto le immagini e la.dottoressa si è basata sul referto del radiologo, questo non significa che il problema non ci sia, ma che, siccome la.questione era a noi nota già dalla nascita, bisogna capire se questa compressione è peggiorata ed è un problema da affrontare presto, oppure no. Anche perché è la prima volta che questo tipo di esame viene fatto al Buzzi, in precedenza erano stati fatti al Niguarda dopo poche settimane dalla nascita, ed al Meyer, quasi 2 anni fa. Ma questo non ha fatto calare le nostre attenzioni e le nostre preoccupazioni e abbiamo immediatamente contattato il neurochirirgo del Niguarda, che conosce e segue Roby dalla nascita, per fargli visionare le immagini e martedi gli porterò i cd. Nel frattempo siamo rimasti d'accordo con la strssa dott.sa che lei stessa invierà tutti i referti al neurochirurgo. È chiaro, nonostante tutta la.quesione sia ancora da chiarire, è impossibile non fare mille pensieri su ciò che abbiamo letto sul referto. Ma dobbiamo cercare di restare tranquilli e lucidi, e capire nel più breve tempo possibile cosa davvero significano queste immagini. Nel frattempo cercheremo di tutelare maggiormente Roby in questi giorni, provando a tenerla più tranquilla anche se sarà un impresa vista la sua voglia di autonomia. Tutti gli altri consulti sono andati molto bene e ciò è comunque importante. In attesa delle parole dello specialista, che speriamo possano essere di speranza e con le naturali angosce che accompagnano qualunque attesa..

Noi non molliamo
To be continued....

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