Ristorazione...Coatta..

Oggi vi racconto una storia incredibile, un racconto che va oltre l'immaginabile.
Mettetevi comodi. Come sapete Roby, da quasi 2 mesi, ha iniziato la materna per circa 2 ore al giorno. Va via dall' asilo pochi minuti prima che gli altri bambini si siedono a tavola per mangiare, e da quasi un mese e mezzo abbiamo informato la dirigente che appena arriva l'autorizzazione, Roberta di fermerà una mezz'ora in più per consumare il suo pasto con gli altri bambini. E qui comincia l'assurdo calvario.. A Milano, della refezione scolastica, si occupa la società Milano Ristorazione S.p.A, che attraverso la autorizzazione e in certi casi, del silenzio del Comune di Milano, fa il bello e il cattivo tempo in tutte le scuole materne e primarie della città. E fino e qua, lasciando stare la "qualità" dei prodotti somministrati, oppure il fatto che basta mangiare a scuola 3 giorni in un mese, per costringere a pagare la quota di tutto il mese!, si potrebbe anche obiettare poco. Ma andiamo oltre, per portare il proprio pasto a scuola, Roberta, deve chiedere autorizzazione a tale società, che non si capisce a quele titolo, può dare o meno il permesso di farlo. Cioè una società di ristorazione, privata oltretutto, ha il totale controllo, non solo su ciò che viene dato ai bambini, ma anche su tutto ciò di commestibile che entra a scuola. Premesso ciò, dopo un paio di settimane all'inizio della scuola, abbiamo compilato il modulo di autorizzazione, allegando anche documentazione medica come da richiesta. E mentre Roberta aspetta da settimane il monento di sedersi a tavola coi suoi amichetti, come ogni giorno le maestre gli prospettano, addirittura apparecchiando anche per lei, qualche giorno fa ricevo la telefonata della dirigente che mi dice che la società in questione, afferma che c'è una contraddizione nella richiesta, perché se la bimba si alimenta attraverso la peg, non può farlo assaggiando 2 cucchiaini di pappa, se non con ulteriore documentazione sanitaria. Quindi ricapitolo: Milano Ristorazione, società senza alcuna competenza medico-sanitaria, vorrebbe imporre a noi come somministrare il pasto a Roberta. Tutto ciò senza che tali richieste siano evincibili da alcun documento di Milano Riatorazione. Dopo aver riferito alla dirigente che da quel momento mi sarei occupato io della questione, ho inoltrato mail alla società, richiedendo immediate ed esaustive spiegazioni alla accezione fatta. Il giorno dopo arriva la telefonata di una dirigente della società e vorrei tanto avere la possibilità di farvela ascoltare..
Una marea di parole vuote, di falsa collaborazione, di finta comprensione, di risposte vaghe ed insensate a domande precise. Ma a me bastava una sola domanda: Avete medici che possano o sappiano interpretare un referto? Risposta: No. E quale titolo avete allora per diaquisire di peg, deglutizione e pericoli derivanti dalla alimentazione? Panico...Senza stare a raccontarvi i circa 30 minuti di telefonata, ho preteso che le richieste fatte verbalmente fossero messe per iscritto e inviatemi via mail, allo stesso tempo ho chiesto di inviarmi qualunque norma o cosa equivalente, chiaramente scritta, dalla quale si potessero evincere le loro richieste, chiarendo inequivocabilmente, che se volessero farmi la guerra, noi siamo prontissimi, oltre che allenati. Dopo poche ore è arrivata la mail, con informazioni ancora più scarne di quelle verbali, e soprattutto, senza nessuna norma, decreto o regolamento che disciplinasse la questione. Un chiaro, semplice e gravissimo abuso di potere. Tutto è già in mano alla nostra legale di fiducia, nonché amica di famiglia Susi. Questa, ad oggi, è la battaglia forse più significativa di tutte quelle fin ora iniziate. Quando si da la possibilità ad una società di monopolizzare un mercato, e si fa senza effettuare controlli sull' operato della stessa, si configura un cartello, e questi ultimi possono diventare estremamente pericolosi...Qualcuno pensa di essere intoccabile, forse è giunta l'ora di capire se lo sono vermanente o meno...

Noi non molliamo 
To be continued...

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